Casa Egitto

Casa Egitto

PREMESSA

Abbiamo chiesto a Suor Genoveva, che appartiene alla Congregazione delle Suore Ancelle del Bambin Gesù che attualmente si occupa in Bosnia, della Casa di formazione di Gromiljak, dell’Orfanotrofio EGIPAT di Sarajevo, della Casa per anziani di Vitez, di raccontarci qualcosa su queste strutture, sul servizio svolto quotidianamente, sugli ospiti che le occupano, su di loro, sulle prove che sono chiamate a superare e sulle conquiste che sono riuscite ad ottenere.
In altre parole il nostro obiettivo sarebbe quello di avere qualche notizia in più che ci permetta di osservare da vicino la realtà presente in cui le suore vivono ed operano, pensando che ciò possa essere di qualche interesse per chi ha sottoscritto adozioni e/o donazioni e magari anche per chi non lo ha mai fatto.
Suor Genoveva ha accolto l'invito con gioia ed ha deciso di collaborare con noi nonostante le sue tante preoccupazioni.
Ne è nata una corrispondenza che proveremo a sintetizzare qui di seguito mirata ad approfondire la conoscenza dei luoghi e delle persone verso cui si dirigono buona parte degli aiuti che i parrocchiani di Crespellano con il loro lavoro riescono a raccogliere.

 

CASA EGITTO

Per descrivere questa esperienza di autentica vita cristiana e di apostolato cominceremo osservando la struttura in cui questa viene vissuta dalle suore Ancelle del Bambin Gesù.
Focalizzeremo l'attenzione per così dire sulla cornice del quadro in cui Suor Genoveva e le sue consorelle operano realizzando uno degli innumerevoli e meravigliosi disegni del Creatore di tutte le cose.
Casa Egitto nasce a Sarajevo nel 1899. Il primo arcivescovo di Sarajevo Mons. Josip Stadler fonda, in occasione della festa di San Raffaele Arcangelo, un istituto per la protezione dei bambini che vivevano in grandi difficoltà chiamandolo "Egitto". Dice Suor Genoveva : "L'Arcivescovo Stadler non ha mai voluto chiamare la casa dove i bambini erano accolti orfanotrofio, perchè, secondo lui, tra i cristiani non devono esserci dei bambini orfani. I bambini possono rimanere senza genitori, ma mai senza amici e benefattori che se ne prendono cura. Un bambino amato non è mai un orfano. A nessun bambino piace essere chiamato orfano e nessuno dovrebbe farlo. Ogni piccolo che è in difficoltà, che soffre, dovrebbe avere un rifugio, un "Egitto" dove essere accolto come quello che il piccolo Gesù trovò quando dovette fuggire dalla sua casa. Per questo Stadler suggerì alle suore di chiamare questa casa "Egitto".
Dall'anno della sua fondazione  1899 fino al 1949 le suore hanno accolto ed educato in questa casa oltre 10.000 bambini di ogni nazionalità.
Il 1949 è un anno importante e molto doloroso per le suore. Tutto ciò che avevano costruito con tanto amore in quei cinquant'anni viene distrutto. Le autorità comuniste caricano sui camion i bambini di casa Egitto per portarli via. In quegli anni tutto l'Est Europeo (Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania) è per così dire "comunistizzato", sotto l'egemonia sovietica. Il contrasto ideologico con i Paesi dell'Occidente si acuisce sempre di più sino a meritare l'appellativo di "guerra fredda". Nel 1945 infatti in Jugoslavia il partito comunista guidato dal suo leader Josip Broz Tito riesce, senza alcun appoggio, a impadronirsi del potere politico nei Balcani. Sr. Genoveva racconta:"Così le suore dovettero abbandonare Casa Egitto ed ogni altro convento in Bosnia".
Dopo un'assenza di quasi otto anni, le suore rientrano in Bosnia e riprendono a svolgere la loro missione, di nascosto "prima nelle parrocchie e poi, a poco a poco, con il loro carisma. Durante il tempo del comunismo era loro proibito operare con i bambini."
Nel 1991 in Jugoslavia esplode l'odio atavico tra i popoli che la compongono fino a sfociare nella guerra civile. Nel 1992 la guerra si propaga alla vicina Bosnia-Erzegovina. Il 2 luglio la Comunità Europea instaura un ponte aereo per impedire che la popolazione muoia di fame. I voli però sono spesso sospesi a causa degli scontri armati che proseguono quasi senza tregua. Tutti i conventi delle suore in Bosnia vengono distrutti o gravemente danneggiati. Centinaia di migliaia di persone si danno alla fuga o vengono deportate nell'ambito della cosiddetta pulizia etnica. Solo nell'agosto del 1992 l'opinione pubblica mondiale viene a sapere dei crimini di guerra commessi in Bosnia-Erzegovina. Cherif Bassiouni, osservatore dell'Organizzazione delle Nazioni Unite dichiara: "Non ci sono dubbi che da parte dei serbi sia eseguita una sistematica pulizia etnica, con stupri, torture, delitti nei campi di prigionia, sequestro e distruzione dei beni". La Croce Rossa Bosniaca conterà oltre 100.000 persone detenute nei campi di prigionia serbi. Solo a distanza di tre anni dopo molti vani tentativi si riesce a raggiungere un accordo di pace per la Bosnia-Erzegovina. Il 21 novembre 1995 il presidente della Bosnia-Erzegovina Alija Izetbegovic, quello croato Franjo Tudjman e quello serbo Slobodan Milosevic siglano a Daytona nell'Ohio, Stati Uniti, un accordo che dovrebbe porre fine alla guerra etnica nei Balcani.
Racconta Sr. Genoveva: "Finita quest'ultima guerra le suore chiesero di poter ritornare nella Casa Egitto  che avevano dovuto lasciare per ben 47 anni.

 

     
Nell'anno 1996 la casa fu restituita in condizioni molto disastrate. Le suore curarono la ricostruzione della casa, che, secondo il loro particolare carisma, ritornò ad essere la Casa "Egitto" dei bambini.

                 
Oggi , ringraziando Dio e la buona gente che aiuta le suore nel loro apostolato, la Comunità riesce a dare ai bambini una casa calda, li aiuta a crescere in un clima familiare, consente loro di frequentare la scuola, di avere un'educazione adeguata ed una buona assistenza sanitaria.
Le attività si svolgono su tre livelli:
- Assistenza residenziale a 18 bambini che vivono in Casa Egitto. Essi sono sia orfani che abbandonati dalle loro famiglie, ma ne hanno trovato una piena dell'amore delle suore Ancelle del Bambin Gesù.
- Assistenza diurna a 50 bambini che vivono durante il giorno presso l'Istituto. Si tratta di una parte dei bambini appartenenti a famiglie bisognose, con molte difficoltà sia psichiche che economiche. Lo scopo del soggiorno presso l'Istituto è quello di dare ad ogni singolo fanciullo un ambiente sano nel quale poter crescere e svilupparsi secondo ogni aspetto della vita.
- Assistenza periodica ai bambini presso le loro famiglie. Si tratta sovente di famiglie numerose e con diverse difficoltà. Per queste famiglie cerchiamo la collaborazione di altre famiglie in grado di offrire loro aiuto.
A tutti voi, carissimi amici e benefattori della parrocchia di Crespellano, che ci offrite aiuto e sostegno per le nostre attività, GRAZIE DI CUORE!!!".

Ma quanta riconoscenza dobbiamo noi a voi carissime Ancelle del Bambin Gesù, perchè ci educate alla fraternità che, con le parole di Papa Francesco, è fondamento e via per la pace. Davanti ai molteplici drammi che colpiscono i popoli, povertà, fame, conflitti, disuguaglianze, è l'unica via da percorrere.
Poichè la fraternità è una dote che ogni persona reca con sè, in quanto essere umano, figlio di uno stesso Padre, noi fermamente crediamo che questa sia la giusta direzione verso un mondo dal volto più umano.